venerdì 8 marzo 2019

IL CYBERBULLISMO E IL BULLISMO



Bullismo e cyberbullismo si differenziano in particolare nella dimensione contestuale: nel cyberbullismo gli attacchi non si limitano esclusivamente al contesto scolastico, ma la vittima può ricevere messaggi o e-mail dovunque si trovi, e questo rende la sua posizione molto più difficile da gestire e tollerare.
Nel bullismo digitale la responsabilità può essere condivisa anche da chi visiona un video, un’immagine e decide di inoltrarla ad altri, il gruppo, quindi, acquisisce un ruolo, un’importanza, una responsabilità diversa, e – in particolare – la portata del gesto aggressivo assume una gravità spesso superiore, con conseguenze estremamente gravi.
Scopriamo in dettaglio le differenze tra le due forme di bullismo, secondo le indicazioni tratte dal sito del MIUR.


Cosa differenzia il bullismo dal cyberbullismo?

Bullismo
Cyberbullismo

Sono coinvolti solo gli studenti della classe 
e/o dell'Istituto

Possono essere coinvolti ragazzi ed adulti di tutto il mondo
generalmente solo chi ha un carattere forte, capace di imporre il proprio potere, può diventare un bullo

chiunque, anche chi e vittima nella vita reale, può diventare cyberbullo
i bulli sono studenti, compagni di classe o di Istituto, conosciuti dalla vittima
i cyberbulli possono essere anonimi e sollecitare la partecipazione di altri "amici" anonimi, in modo che la persona non sappia con chi sta interagendo

le azioni di bullismo vengono raccontate ad altri studenti della scuola in cui sono avvenute, sono circoscritte ad un determinato ambiente
il materiale utilizzato per azioni di cyberbullismo può essere diffuso in tutto il mondo

le azioni di bullismo avvengono durante l'orario scolastico o nel tragitto casa-scuola, scuola-casa

le comunicazioni aggressive possono avvenire 24 ore su 24
le dinamiche scolastiche o del gruppo classe limitano le azioni aggressive


i cyberbulli hanno ampia libertà nel poter fare online ciò che non potrebbero fare nella vita reale
bisogno del bullo di dominare nelle relazioni interpersonali attraverso il contatto diretto con la vittima
percezione di invisibilità da parte del cyberbullo attraverso azioni che si celano dietro la tecnologia

reazioni evidenti da parte della vittima e visibili nell'atto dell'azione di bullismo
assenza di reazioni visibili da parte della vittima che non consentono al cyberbullo di vedere gli effetti delle proprie azioni

tendenza a sottrarsi da responsabilità portando su un piano scherzoso le azioni di violenza
sdoppiamento della personalità: le conseguenze delle proprie azioni vengono attribuite al "profilo utente" creato

Patrizio De Luca

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