A 100 giorni dalle elezioni europee: l'esperienza di Mika
Dal 26 maggio
di quest’anno ci saranno le votazioni per formare il nuovo parlamento europeo.
Esprimere il proprio voto è molto importante in quanto è l'unica possibilità
per i cittadini di farsi rappresentare nella definizione delle leggi europee
(chiamate direttive) valide anche nei Paesi membri. La camera Ue ha poteri
co-decisionali con i governi solo su alcune materie e le proposte di direttive
partono dalla Commissione europea. La Commissione, che propone le leggi, e il
Consiglio dei governi che le approva, sono
spesso criticati per ambiguità e scarsa trasparenza perché i 28
commissari sono quasi sempre imposti dai loro governi e quindi, spesso, solo
formalmente indipendenti. L'Ue però non decide senza controlli esterni che di
fatto sono attuati dai giornalisti e dalle loro domande nelle conferenze stampa
dei Consigli e alla Commissione; ma i controlli attuali non bastano per evitare
comportamenti illeciti o troppo invasivi dei lobbisti che nelle istituzioni Ue
sono circa 11 mila.
C’è poi chi ha
scelto l’Europa come Mika, cantante internazionale, che racconta la sua esperienza dal Libano all'
Europa.
Nato da madre libanese e padre statunistense, si trasferisce con la sua
famiglia a Parigi a causa della guerra civile libanese. Hanno scelto l' Europa: <<Volevano una vita diversa
da quella che avrebbero potuto offrirci negli Stati Uniti. Lo avevano fatto per
noi, per me>> afferma il cantante. <<Non erano rifugiati>>. Infatti
avendo il passaporto avrebbero potuto
fare ritorno in America facilmente, e
nel preferire l' Europa agli Stati Uniti i suoi genitori erano guidati
da un sogno, da una promessa. Un' anima europea. Quest'anima non appartiene
solo a coloro che vivono in Europa, ma a ogni uomo e donna nel mondo.
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