venerdì 22 febbraio 2019

INCREMENTO DI ISCRIZIONI NELLE SCUOLE DI PROVINCIA di Giulia Pia Truda e Federica Concilio


La parola "futuro" fa sempre paura, soprattutto se riguarda le scelte di ragazzi di terza media magari non del tutto consapevoli di quanto la scelta dell’indirizzo scuolastico inciderà sul loro futuro. Infatti la scuola superiore che si sceglie può indirizzare direttamente al lavoro o all'Università, per continuare a studiare. I ragazzi di terza media spesso non hanno sufficienti elementi né una volontà forte per portare avanti la propria idea. Non è raro trovare ragazzi obbligati dai propri genitori a frequentare determinati Istituti senza avere le competenze per farvi parte.
In base ai dati emersi dalla recente preiscrizione, conclusasi il 31 gennaio scorso, sono i licei a registrare un incremento del numero di iscrizioni, fatto sicuramente positivo, che manifesta la voglia da parte dei ragazzi, di iscriversi all'Università.
Un altro fenomeno da registrare, apparentemente in controtendenza, è quello dell'iscrizione alle scuole di provincia che negli ultimi anni sembrano voler sfidare le grandi scuole dei capoluoghi.
Ma quali sono le differenze tra queste due realtà?
A favore delle scuole dei piccoli centri vi è un fattore di vicinanza: i ragazzi infatti, ma soprattutto i genitori, sono più tranquilli nel conoscere il percoso preciso e i mezzi di trasporto di cui usufruire per arrivare a scuola: una sorta di controllo possibile in un territorio conosciuto.
Un’altra peculiarità importante è di una scuola di provincia è la maggiore familiarità tra i professori e gli studenti, e questo può comportare una maggiore iscrizione. Inoltre, poiché il numero di studenti è minore vi è una conoscenza maggiore tra i ragazzi, che determina un ambiente sereno e favorevole allo studio.
Ecco la testimonianza di un’alunna del Liceo scientifico dell’IIS “Margherita Hack” di Baronissi, della classe 4B: << Ho deciso di non iscrivermi in una scuola di città come Salerno, in quanto l’esperienza di mio fratello in una scuola di provincia è stata positiva e, conoscendo già l’ambiente scolastico, ho deciso di seguire le sue orme. Un altro fattore determinante che ha condizionato la mia scelta è stata sicuramente la vicinanza da casa, che mi permette di raggiungere la scuola molto facilmente, a volte anche a piedi>>.
Ecco quindi un altro aspetto fondamentale: il passaparola. Se una scuola funziona, che sia di città o di provincia sono gli studenti nella loro vita di tutti i giorni i testimonial più efficaci di qualunque Open day. E un ambiente piccolo può innescare dinamiche virtuose come il lavoro in equipe, l’attenzione per i più deboli, e, perché no, forme di vigilanza sull’operato personale e su quello del team.

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