DIZIONARETTO ESSENZIALE DELLA
DEMOCRAZIA
Assemblea
costituente
Per
assemblea costituente si intende generalmente un’assemblea eletta
per lo più a suffragio ampio, se non universale, ed incaricata di
redigere una Costituzione. Nella storia italiana, abbiamo in
particolare l'Assemblea costituente eletta nel 1946 a suffragio
universale, incaricata di elaborare
la
Costituzione
italiana vigente, entrata in vigore nel 1948.
Costituzione
Il termine costituzione deriva dal latino constitutio-onis, constituĕre «costituire». La struttura essenziale dello stato, cioè l’insieme delle istituzioni che ne determinano l’ordinamento supremo; in particolare, l’insieme delle norme giuridiche e legislative fondamentali che tracciano le linee maestre dell’ordinamento dello stato.
Democrazia
Il termine democrazia deriva dal greco δημοκρατία, composto di δῆμος «popolo» e κρατία «crazia ». È una forma di governo in cui il potere risiede nel popolo che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi, quindi una forma di governo che si basa sulla sovranità popolare esercitata per mezzi di rappresentanze elettive e che garantisce ad ogni cittadino la partecipazione all’esercizio del potere pubblico.
Referendum
Il
termine deriva dal verbo latino referre
"riferire" e in
particolare dalla
locuzione ad
referendum
"per riferire". Il referendum rientra tra gli istituti di
partecipazione diretta dei cittadini alla democrazia ed è un
istituto giuridico per il quale è consentita o richiesta al corpo
elettorale una decisione su singole questioni.
Referendum
istituzionale
Il
referendum istituzionale del 2 giugno 1946 fu decisivo per la scelta
della forma di stato da dare all'Italia dopo la Seconda
guerra mondiale. I risultati del referendum furono i seguenti: 54% a favore della
repubblica contro il 46% a favore della monarchia.
Repubblica
Il termine repubblica deriva dal latino res publica 'cosa pubblica', quindi 'stato, governo' e rappresenta uno Stato non monarchico. Il termine fu usato originariamente per indicare il regime che fu in vigore a Roma dalla cacciata dei re (509 a.C.) fino alla battaglia di Azio (31 a.C.), fu ripreso poi per indicare forme analoghe di Stato. Nell’uso moderno è una forma di governo in cui il potere politico è esercitato da organi rappresentativi del popolo o di una parte di esso e il capo dello Stato, con poteri più o meno estesi, è organo elettivo e temporaneo.
Suffragio
Sull'etimologia
del
termine ci sono due ipotesi: la prima è che derivi dal latino
suffragium
che
significa “fragore”, l’altra ipotesi è che derivi da
suffragari
che è ritenuto connesso con frangere
“rompere”. Con suffragio si intende la manifestazione della
propria volontà in un’assemblea mediante un voto. Viene utilizzato
per l’elezioni dei propri rappresentanti del popolo negli organi
legislativi e amministrativi o per un referendum, il diritto di voto
è esteso a tutti i cittadini maggiorenni.
Le
parole della falsa democrazia
Demagogia
In
origine era, genericamente, arte di guidare il popolo; in seguito
(già presso gli antichi Greci), la pratica politica tendente a
ottenere il consenso delle masse lusingando le loro aspirazioni,
specialmente economiche, con promesse difficilmente realizzabili.
Nella storia del pensiero politico il termine risale alla tipologia
aristotelica delle forme di governo, nella quale rappresenta un
aspetto degenerativo o corrotto della politèia,
per cui si instaura un governo dispotico delle classi inferiori
dominato dai demagoghi, che sono definiti da Aristotele «adulatori
del popolo».
Populismo
Atteggiamento
ideologico che, sulla base di principi e programmi genericamente
ispirati al socialismo, esalta in modo demagogico e velleitario il
popolo come depositario di valori totalmente positivi. Con significato più
recente, e con riferimento al mondo latino-americano, è forma di
prassi politica, tipica di paesi in via di rapido sviluppo
dall’economia
agricola a quella industriale, caratterizzata da un rapporto diretto
tra un capo carismatico e le masse popolari, con il consenso dei ceti
borghesi e capitalistici che possono così più agevolmente
controllare e far progredire i processi di industrializzazione. In
ambito artistico e letterario, rappresentazione idealizzata del
popolo, considerato come modello etico e sociale.
Il
termine deriva dall'inglese populism
'populista'
ed è un movimento
culturale e politico sviluppatosi in Russia tra l’ultimo quarto del
sec. 19° e gli inizi del sec. 20°; si proponeva di raggiungere,
attraverso l’attività di propaganda e proselitismo svolta dagli
intellettuali presso il popolo e con una diretta azione
rivoluzionaria, un miglioramento delle condizioni di vita delle
classi diseredate, specialmente dei contadini e dei servi della gleba, e la
realizzazione di una specie di socialismo rurale basato sulla
comunità rurale russa, in antitesi alla società industriale
occidentale.
Paolo
Murino 4B
Francesca
Viscolo 4B