venerdì 8 marzo 2019

LE TRAPPOLE DEL WEB


Ecco un elenco delle trappole che l'uso incontrollato del web riserva a bambini e adolescenti.
CYBERBULLISMO: il cyberbullismo offende e ferisce attraverso messaggi, azioni rivolte sul web. Il cyberbullismo inizia anche da una semplice foto inviata a una persona di fiducia, ma che poi nel tempo te la ritrovi sui social con diversi messaggi da persone sconosciute.
SEXTING: si chiama 'Sexting' l'invio di immagini "spinte" tramite computer e telefonini. Può trattarsi di una manifestazione di fiducia o qualcosa che ti fa sentire più grande, ma può portare a conseguenze più gravi e difficili da gestire in quanto ciò che sarà pubblicato online non potrà essere sotto il tuo controllo.
ADESCAMENTO ONLINE: ci sono adulti, purtroppo, che usano internet per conoscere ragazzi o ragazze, mentire, conquistare la loro fiducia, e sfruttare la situazione nei modi peggiori.
PRIVACY: la privacy è la sicurezza delle informazioni personali. Molto spesso può succedere che, anche se involontariamente, si possono diffondere a tutti le tue informazioni personali che di conseguenza, non possono più essere sotto il tuo controllo.
GIOCHI ONLINE: il gioco online può portare alla rivelazione dei dati personali con varie finalità disoneste. Ci sono degli esperti dell'informatica, ovvero gli hackers che possono usare questo talento in modo nocivo violando gli accounts, prendendone il possesso.
PEDOPORNOGRAFIA: La pedopornografia online è un reato  che consiste nel produrre, divulgare, diffondere e pubblicizzare, anche per via telematica, immagini o video ritraenti persone minorenni coinvolte in comportamenti sessualmente espliciti, concrete o simulate o qualsiasi rappresentazione degli organi sessuali a fini soprattutto sessuali.
GIOCO D'AZZARDO: l'utilizzo della rete può causare dipendenza. I giochi d'azzardo online (vietati ai minori) sono un esempio di una dipendenza patologica. Esistono molti giochi di carte e enigmistica in cui ci sono vere transizioni di denaro che possono essere prelevate tramite carte di credito o addebbito telefonico.

SAFER INTERNET CENTRE GENERAZIONI CONNESSE di Riccardo Spadafora e Mario Vietri

Spesso si tende a fare un uso improprio della rete ed è qui che entra in gioco  il "Safer Internet Centre", in Italia Generazioni Connesse. Si tratta di un progetto finanziato dall'Unione Europea che ha come obiettivo quello di educare e sensibilizzare all'uso positivo e consapevole di Internet, dei nuovi media e delle tecnologie.                                                                              Tra le diverse azioni previste dal progetto vi sono :
 Una campagna di comunicazione e sensibilizzazione ad ampio raggio, attraverso l’utilizzo di canali media tradizionali, media online e social media
Il coinvolgimento diretto dei giovani nella creazione di piccole redazioni giornalistiche per raccontare il mondo del Web dal loro punto di vista.
Attività di informazione e sensibilizzazione realizzate dalla Polizia di Stato, insieme ad una compagnia teatrale, visiteranno le scuole italiane approfondendo i temi della sicurezza in rete con l’aiuto dell’arte teatrale.
Il rafforzamento della Helpline di Telefono Azzurro,un servizio in grado di fornire supporto, in particolare a bambini, adolescenti e genitori.
Il progetto è coordinato dal MIUR, in partenariato col Ministero dell’Interno-Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, Università degli Studi di Firenze, Università degli studi di Roma “La Sapienza.
MARIO VIETRI E RICCARDO SPADAFORA 4B

IL CYBERBULLISMO E IL BULLISMO



Bullismo e cyberbullismo si differenziano in particolare nella dimensione contestuale: nel cyberbullismo gli attacchi non si limitano esclusivamente al contesto scolastico, ma la vittima può ricevere messaggi o e-mail dovunque si trovi, e questo rende la sua posizione molto più difficile da gestire e tollerare.
Nel bullismo digitale la responsabilità può essere condivisa anche da chi visiona un video, un’immagine e decide di inoltrarla ad altri, il gruppo, quindi, acquisisce un ruolo, un’importanza, una responsabilità diversa, e – in particolare – la portata del gesto aggressivo assume una gravità spesso superiore, con conseguenze estremamente gravi.
Scopriamo in dettaglio le differenze tra le due forme di bullismo, secondo le indicazioni tratte dal sito del MIUR.


Cosa differenzia il bullismo dal cyberbullismo?

Bullismo
Cyberbullismo

Sono coinvolti solo gli studenti della classe 
e/o dell'Istituto

Possono essere coinvolti ragazzi ed adulti di tutto il mondo
generalmente solo chi ha un carattere forte, capace di imporre il proprio potere, può diventare un bullo

chiunque, anche chi e vittima nella vita reale, può diventare cyberbullo
i bulli sono studenti, compagni di classe o di Istituto, conosciuti dalla vittima
i cyberbulli possono essere anonimi e sollecitare la partecipazione di altri "amici" anonimi, in modo che la persona non sappia con chi sta interagendo

le azioni di bullismo vengono raccontate ad altri studenti della scuola in cui sono avvenute, sono circoscritte ad un determinato ambiente
il materiale utilizzato per azioni di cyberbullismo può essere diffuso in tutto il mondo

le azioni di bullismo avvengono durante l'orario scolastico o nel tragitto casa-scuola, scuola-casa

le comunicazioni aggressive possono avvenire 24 ore su 24
le dinamiche scolastiche o del gruppo classe limitano le azioni aggressive


i cyberbulli hanno ampia libertà nel poter fare online ciò che non potrebbero fare nella vita reale
bisogno del bullo di dominare nelle relazioni interpersonali attraverso il contatto diretto con la vittima
percezione di invisibilità da parte del cyberbullo attraverso azioni che si celano dietro la tecnologia

reazioni evidenti da parte della vittima e visibili nell'atto dell'azione di bullismo
assenza di reazioni visibili da parte della vittima che non consentono al cyberbullo di vedere gli effetti delle proprie azioni

tendenza a sottrarsi da responsabilità portando su un piano scherzoso le azioni di violenza
sdoppiamento della personalità: le conseguenze delle proprie azioni vengono attribuite al "profilo utente" creato

Patrizio De Luca

CYBER BULLO: VITTIMA O CARNEFICE? Di Francesca Viscolo e Giulia Pia Truda


L’ autore degli atti di cyber bullismo ha come caratteristica distintiva l’aggressività nei confronti dei coetanei e nello specifico di minorenni. Ciò non toglie che il bullo abbia atteggiamenti aggressivi anche nei confronti delle persone adulte tra cui genitori e insegnanti. Il cyber bullo è colui che agisce nel ‘’buio’’ quindi un soggetto che nella vita reale può sembrare innocuo, ma che dietro lo schermo del computer perde tutti i propri freni inibitori e si lascia andare a comportamenti bullizzanti che al di fuori della realtà telematica non ha il coraggio di compiere. Dietro la maschera da leader, si nasconde spesso una profonda insicurezza e fragilità. Il cyber bullo spesso non sa dare una spiegazione al suo comportamento, la vittima presa di mira potrebbe personificare quelle caratteristiche di fragilità e debolezza che il bullo non vuole riconoscere. Psicologicamente il cyber bullo riesce a dissociarsi dall’ effetto che provocano le sue azioni in quanto non avendo di fronte la propria vittima, non si rende conto della gravità del danno inflitto. In altre parole non ha la percezione del dolore reale provato dalla sua vittima. Lo studioso norvegese Dan Olweus, ha individuato anche la figura del bullo/vittima, un soggetto che è contemporaneamente vittima e carnefice. In generale i bulli/vittime sono coloro che vengono riconosciuti dai compagni come quelli che al tempo stesso fanno e ricevono prepotenze.

CITTADINO CONSAPEVOLE di Mario Vietri

Oggi è stato l'ultimo incontro del progetto 'Cittadini ai tempi del social' che ci ha permesso con l'aiuto della prof.Palmie...