giovedì 17 gennaio 2019

Breve storia della carta fondamentale


LA COSTITUZIONE
Breve storia della carta fondamentale

Al giorno d'oggi molti sono i dubbi che abbiamo sul nostro paese e sulla politica che ci governa, e poche sono le risposte che ci vengono fornite, relative a questi dubbi. L'argomento che tratteremo in questo articolo è proprio la Costituzione. Essa entra in vigore il 1° Gennaio 1948 e con essa prende vita l'ideale di Repubblica che era coltivato dagli italiani più formati politicamente.
Ma com'è nata la Costituzione? Di cosa si tratta in realtà?
Per rispondere a queste domande basta tornare indietro ad una data fondamentale che è il 2 Giugno 1946, giorno del referendum istituzionale, in cui gli italiani sono stati chiamati a scegliere tra Monarchia e Repubblica. Tale data viene ricordata ancora oggi poiché si ebbe una rivoluzione per il nostro paese. Infatti per la prima volta al voto non vi furono solo gli uomini, ma anche le donne le quali ottennero in diritto al voto dando vita così al suffragio universale. In questo Referendum la Repubblica vinse contro la Monarchia con il 54% dei voti, dimostrando una flebile seppur evidente voglia di cambiamento da parte degli italiani.
Ma ora parliamo di ciò che è in realtà la Costituzione: essa è l’insieme delle leggi fondamentali dello Stato, il suo programma, a cui tutte le altre leggi devono conformarsi.
Il testo definitivo venne approvato dall'assemblea costituente il 22 Dicembre 1947 e firmato il 27 dicembre da tre figure fondamentali della storia italiana:
·       Enrico De Nicola (Capo di Stato provvisorio);
·        Alcide De Gasperi (Presidente del Consiglio dei Ministri);
·        Umberto Terracini (Presidente dell’Assemblea Costituente). 
Ma cosa c'era prima della Costituzione italiana e da cosa deriva?
Per capire come nasce la Costituzione è necessario definire il contesto storico in cui l'Italia si trovava. Arriviamo così al 1848, anno in cui Carlo Alberto di Savoia aveva concesso lo Statuto Albertino, il quale, a differenza della nostra Costituzione, è formato da leggi flessibili e manipolabili. Infatti nel 1922 con l'ascesa del fascismo, Mussolini, esponente di tale movimento, stravolge lo Statuto, eliminando poco a poco i diritti inviolabili dei cittadini. Ritornando alla Costituzione Italiana, possiamo considerarla come una norma superiore a tutte le altre, una vera e propria "Super Legge". Essa infatti si presenta come un insieme di leggi rigide (che possono essere modificate esclusivamente tramite approvazione di leggi costituzionali come previsto dall’art, 138) e si divide in tre sezioni:
·        Principi Fondamentali (dal 1° al 12° articolo);
·        Diritti e i Doveri (dal 13° al 54° articolo);
·       Ordinamento dello Stato (dal 55° al 139° articolo).
La Carta Costituzionale in Italia è una legge "scritta, rigida, votata, compromissoria, democratica e programmatica". Essa è:
·       ''scritta'' poiché tutte le norme, i diritti, i doveri e l'ordinamento dello Stato sono scritti senza norme accettate e tramandate oralmente;
·       ''votata'' in quanto rappresenta un patto tra rappresentanti del popolo italiano, ma soprattutto perché è stato il popolo a votare questo documento;
·       “rigida” perché, essendo la fonte di gerarchia del nostro diritto, tutte le disposizioni aventi forza di legge che entrano in contrasto con la Costituzione, sono rimosse con un procedimento disposto dalla Corte costituzionale;
·       “compromissoria” in quanto è il frutto di una collaborazione tra tutte le forze politiche uscenti dalla Seconda Guerra Mondiale: è il gesto finale della liberazione dal Fascismo con un confronto aperto e democratico nonostante le posizioni di partenza siano diametralmente opposte;
·       “democratica” perché il concetto “sovranità popolare” trova ampio spazio, così come hanno un ruolo di rilievo sia i sindacati che i partiti politici;
·       “programmatica” poiché rappresenta un programma e gli obiettivi che tutte le forze politiche devono sforzarsi di attuare, attraverso provvedimenti legislativi che non entrino in contrasto con le disposizioni costituzionali.

Ma perché un insieme di leggi è così importante per l'Italia e la sua comunità?

La risposta è molto semplice ma non scontata. Infatti la Costituzione delinea l'identità della nostra Repubblica ed ha il compito di difendere e garantire i diritti di tutti i cittadini. Ciò è evidente anche nell' art.3 della stessa Costituzione che dice:
"E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
A tal proposito si esprime anche uno dei padri costituenti, Piero Calamandrei, in un discorso ai giovani del 1955, dicendo che solo quando sarà raggiunto il pieno sviluppo della persona umana, dando lavoro, scuola, e una giusta retribuzione a tutti, si potrà dire che l'identità dell'Italia (Repubblica fondata sul lavoro) verrà rispettata.

                                         
                                              Federica Concilio
                                              Giulia Pia Truda

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